Venerdì
sera, 30 gennaio, con i miei compagni di scuola sono andato al Museo del
Ciclismo per cantare allo spettacolo in ricordo della Shoah. "Brundibar” è
la storia di due fratelli che cercano i soldi per comperare del latte per la
mamma malata e allora vanno per strada e cantano ma il gelataio, il lattaio, il
panettiere e un musicista di nome Brundibar li mandano via. Però un cane, un
gatto e un passerotto li aiutano cantando a trovare i soldi perché scacciano
Brundibar: le persone che passeggiano poi daranno le monete a loro per
comperare il latte. Questa storia è stata rappresentata nel campo di
concentramento di Terezin dove erano rinchiusi molti bambini che erano senza
genitori: cantando queste canzoni erano un po’ meno tristi.
Questa
esperienza mi ha fatto pensare molto a tutte le persone che sono state uccise
ingiustamente.
Alberto
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